Di Laura Raponi, laureanda in psicologia e tirocinante Pianeta Idea
La legge 170/10 riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), garantendo agli studenti con questa diagnosi un supporto per superare le difficoltà del percorso scolastico. Le scuole sono obbligate ad elaborare il PDP (Piano Didattico Personalizzato) per gli studenti con DSA e possono compilarlo anche per gli studenti BES (se deciso dal consiglio di classe).
Il PDP deve essere definito entro il primo trimestre scolastico e deve contenere le seguenti informazioni: dati anagrafici dello studente, tipologia del disturbo, attività didattiche individualizzate, attività didattiche personalizzate, strumenti compensativi, misure dispensative, forme di verifica e valutazione personalizzata.
Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che agevolano i compiti nell’abilità deficitaria (per approfondire questo argomento: https://pianetaidea.it/strumenti-compensativi-quali-sono/).
Tra le misure dispensative troviamo: eliminazione di compiti che risultano difficili allo studente a causa del suo disturbo, interrogazioni programmate, tempo maggiore per svolgere le verifiche, ecc. Queste misure vengono valutate in base alle difficoltà degli studenti in modo tale da non penalizzare il percorso di apprendimento. Ogni scuola è libera di utilizzare gli strumenti che ritiene più efficaci.
La legge 104/920 rende obbligatorio il PEI (Piano Educativo Individualizzato) per gli studenti con disabilità (intellettiva, motoria, sensoriale) e disturbi neuropsichici accertati.
Il PEI è redatto all’inizio dell’anno scolastico dalla scuola e dai servizi socio-sanitari che seguono congiuntamente lo studente; alla redazione del documento collabora anche la famiglia dello studente.
Il PEI deve contenere: finalità e obiettivi didattici, educativi e di socializzazione; obiettivi di apprendimento nelle diverse aree in correlazione con quelli previsti per l’intera classe; attività specifiche; metodi e materiali didattici di supporto; criteri e metodi di valutazione; integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche. Gli obiettivi didattici possono essere semplificati (selezionando i criteri minimi dal programma ministeriale) o differenziati (stabiliti dai docenti in base alle caratteristiche dello studente).
Agli studenti viene garantito anche un insegnante di sostegno. Il numero di ore in cui ci sarà questo insegnante viene stabilito dalle direttive regionali e dalle necessità dello studente.
Il PDP e il PEI sono, quindi, strumenti molto utili per garantire il diritto all’istruzione e all’inclusione scolastica.