Di Valentina Onori, laureanda in psicologia e tirocinante Pianeta Idea

Per un bambino o ragazzo con DSA, Disturbo di Apprendimento, il successo scolastico significa raggiungere gli stessi obiettivi dei suoi compagni di classe ma con l’aiuto di un percorso personalizzato, che tenga conto delle sue specifiche difficoltà e identifichi al meglio come superarle. La legge 170/10, cosiddetta Legge sulla Buona Scuola, indica anche le “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento scolastico”. In particolare l’articolo 5 della Legge 170 si occupa delle “misure educative e didattiche di supporto” e indica specificatamente la necessità di garantire una didattica individuale e personalizzata e di adottare misure compensative e dispensative necessarie che andranno monitorate costantemente per verificarne l’efficacia. Quando parliamo di misure compensative ci riferiamo a quegli strumenti che “sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria” e che permettano al bambino o al ragazzo di studiare e apprendere con efficacia.

Gli strumenti compensativi si dividono in bassa o alta tecnologia:
– La lettura può essere agevolata da un carattere più grande, da una spaziatura del testo diversa o da una guida fisica che isola la riga e permette di leggere senza perdere il segno. O ancora da sintesi vocale che sostituisce la lettura del testo o testi in digitale in sostituzione del libro cartaceo.
– La scrittura può essere compensata con l’uso di registratori, che evitano allo studente di prendere appunti, mappe concettuali, l’uso del computer, programmi di videoscrittura.
– Il calcolo e lo studio della matematica può essere agevolata con le linee dei numeri, tavole pitagoriche, tabelle, formulari o software come MateMitica.
Questi strumenti aiutano il bambino o ragazzo nella prestazione senza però facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo.

E’ importante sottolineare che gli strumenti compensativi non vanno inseriti in modo indiscriminato e per forza: sono un diritto, non un dovere. Ogni bambino in funzione del suo profilo potrebbe trovare più o meno utili l’utilizzo di alcuni strumenti. L’esperto nella diagnosi indica esplicitamente quali strumenti utilizzare, come utilizzarli e consigli utili agli insegnanti su come distribuire il carico didattico del bambino o ragazzo.