Di Laura Raponi
In un precedente articolo abbiamo parlato del PDP (Piano Didattico Personalizzato) e del PEI (Piano Educativo Individualizzato), due documenti che vengono redatti dalla scuola rispettivamente per studenti con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) e studenti con disabilità.
Analizziamo ora come dovrebbe svolgersi il percorso scolastico dei ragazzi con DSA o disabilità.
I disturbi dell’apprendimento si manifestano più chiaramente con l’inizio della scuola primaria, anche se già dai 3 anni si possono vedere difficoltà dovute a questi disturbi.
Alla scuola spetta il compito di individuare soggetti che potrebbero avere un DSA o un’altra forma di disturbo o disabilità; per poi coinvolgere le famiglie interessate in approfondimento diagnostico. Successivamente la diagnosi deve essere consegnata alla scuola, che provvede a scrivere il PDP/ PEI.
Da questo momento in poi lo studente, grazie alle misure adottate dalla scuola, dovrebbe essere in grado di affrontare il percorso scolastico con serenità.
Nelle lezioni giornaliere e nei compiti a casa lo studente con DSA ha un carico di lavoro ridotto e utilizza gli strumenti compensativi (specificare strumenti compensativi). Questo può essere stabilito anche per studenti con BES (Bisogni Educativi Speciali). Gli studenti con disabilità hanno anche un insegnante di sostegno; il numero di ore con questo insegnante viene stabilito nel PEI.
Ogni anno il MIUR (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) fornisce indicazioni su come verranno svolti gli esami di stato conclusivi delle medie e delle superiori.
Gli studenti con DSA durante le prove d’esame possono utilizzare gli strumenti compensativi, possono avere più tempo a disposizione e prove che valutino i requisiti minimi previsti dal programma ministeriale. In caso di superamento dell’esame il diploma è valido a tutti gli effetti di legge. Questo è valido anche nel caso di studenti con disabilità provvisti di programma semplificato.
Gli studenti con disabilità che hanno il programma differenziato (stabilito dai docenti in base alle caratteristiche degli studenti e non in base al programma ministeriale) partecipano all’esame di stato svolgendo prove differenziate in base al programma svolto durante il percorso scolastico. In caso di superamento dell’esame viene rilasciato un attestato di crediti formativi e non il diploma. Un’altra prova che devono sostenere gli studenti è la prova nazionale INVALSI. Anche in questo caso valgono le stesse misure che si adottano negli esami di stato.
La legge 170 sostiene che le misure dispensative e gli strumenti compensativi adottati nelle scuole devono essere riconosciuti anche nel percorso universitario, a partire dal test di ammissione.
Abbiamo visto, quindi, che agli studenti con disturbi dell’apprendimento o con disabilità viene garantita la possibilità di frequentare e di completare con successo il percorso di studi.