Lorenzo Grande, alunno 1 Liceo Scientifico di Pianeta Idea, ci illustra una sua profonda riflessione sulla Giornata della Memoria.

Il giorno della memoria si celebra il 27 gennaio. Esattamente in questo giorno di settantacinque anni fa le Armate Rosse liberarono i superstiti dei campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau, dove oltre un milione e mezzo di ebrei perse la vita per mano dei nazisti attraverso forni crematori, camere a gas e fucilazioni. Secondo me, il giorno della memoria è indispensabile per evitare che nascano nuovi regimi totalitari, basati sull’odio e la discriminazione del diverso. Per far sì che ciò non riaccada, serve ricordare; questo oggi è facilitato dalle testimonianze di coloro che vissero in prima persona il genocidio portato avanti dalla Germania nazista e dai suoi alleati, ma quando questi testimoni non ci saranno più, toccherà a noi ricordare. Non basta dire: “Dato che è successo in passato, non può riaccadere”, perché ancora oggi l’odio e la discriminazione si presentano. Non sono rare le notizie che riguardano questo argomento: tombe di ebrei morti nell’olocausto vandalizzate e danneggiate, insulti e minacce di morte a coloro che la Shoah l’hanno vissuta, ne è un esempio quello della senatrice a vita Liliana Segre, che adesso a causa delle continue minacce ricevute, è stata messa sotto scorta. Di fronte a questi fatti non si può restare indifferenti, perché proprio l’indifferenza ha permesso a questi regimi di nascere e di portare avanti dei veri e propri stermini.